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L’OBL incontra i Biologi dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Un incontro per il futuro della professione alla Fondazione Ca’ Granada Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ieri 28 novembre

di Ufficio Stampa
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Si è svolto ieri mattina, 28 novembre, all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano un incontro tra l’Ordine dei Biologi della Lombardia e i Biologi dell’ospedale. Il Presidente dell’Ordine, dott. Rudy Alexander Rossetto, ha guidato un momento conoscitivo volto ad approfondire le ultime iniziative e i prossimi progetti dell’Ordine. 

Durante l’incontro sono stati discussi vari temi, tra cui il contesto attuale della professione, le novità legislative e le opportunità emergenti per i Biologi in Lombardia. L’evento ha avuto l’obiettivo di consolidare il dialogo tra l’Ordine dei Biologi e il territorio, affrontando le sfide della professione e delineando i passi futuri.

Questo incontro al Policlinico di Milano è stato reso possibile grazie al prezioso supporto del team della Medicina a Indirizzo Metabolico, guidato dalla prof.ssa Anna Ludovica Fracanzani, che ha sostenuto l’iniziativa con l’intento di valorizzare il ruolo dei Biologi nei laboratori e nelle strutture ospedaliere e orientare alla ricerca.

Il Direttore Generale, dott. Matteo Stocco, ha dichiarato: «È un piacere avere qui l’Ordine. La ricerca scientifica e l’innovazione sono centrali per il progresso del nostro sistema. Lavorare insieme può aprire nuove possibilità, come l’analisi genomica annuale gratuita per intercettare malattie e costruire una banca dati sicuri per il Paese. È importante incentivare l’iscrizione all’Ordine, un passaggio fondamentale per il riconoscimento della professione».

Il Presidente Rossetto ha espresso gratitudine per l’ospitalità ricevuta, sottolineando come non sia scontato avere l’opportunità di partecipare a momenti di confronto di tale rilevanza. Ha inoltre evidenziato che l’incontro si inserisce in un percorso più ampio che prevede la visita dell’Ordine a tutti gli ospedali della Lombardia con l’obiettivo di costruire il futuro della categoria professionale. Rossetto ha inoltre sottolineato la necessità di una collaborazione stretta tra Biologi e medici per sfruttare al massimo le potenzialità reciproche. Infine, ha ribadito l’importanza di investire nella formazione territoriale e di riequilibrare il numero di professionisti in uscita, così da rispondere adeguatamente alle esigenze del sistema.

BIOLOGI E MEDICI: DUE RUOLI DIVERSI MA COMPLEMENTARI
All’incontro sono intervenuti il ​​dott. Matteo Vidali, direttore della patologia clinica, e la dott.ssa Annapaola Callegaro, Direttrice della Microbiologia e Virologia, per affrontare le sfide legate al ruolo dei professionisti nei laboratori. Il dott. Vidali ha evidenziato come i medici siano sempre meno disposti a lavorare in laboratorio, mentre i Biologi rappresentino un pilastro fondamentale. Tuttavia, ha sottolineato: «Esiste una sovrapposizione di ruoli che andrebbe chiarita. È necessario riconoscere e valorizzare le specificità di entrambe le professioni, sempre con l’obiettivo di garantire la migliore gestione del paziente».

La dott.ssa Callegaro ha condiviso una prospettiva simile, sottolineando come anche nella microbiologia si riscontri uno squilibrio tra il numero di medici e Biologi nei laboratori, un problema che, secondo lei, riflette una carenza nella formazione e nel riconoscimento delle competenze. Ha aggiunto: «Chi lavora in laboratorio deve avere non solo solide basi scientifiche, ma anche la capacità di confrontarsi alla pari con le altre figure professionali».

FORMAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA: LE RISPOSTE DELL’ORDINE
Il Presidente Rossetto ha sottolineato come l’Ordine stia investendo risorse concrete per la crescita della professione: nel bilancio di previsione del 2025 sono stati stanziati 410.000 euro per la formazione eventi e attività agli iscritti. Ha spiegato che sono in fase di sviluppo corsi pensati per rispondere alle esigenze formative di tutti gli iscritti. La maggior parte dei corsi dedicati agli iscritti dell’Ordine dei Biologi della Lombardia sarà offerta gratuitamente. La piattaforma, tuttavia, sarà accessibile anche a Biologi di altre regioni e ad altre figure sanitarie, per i quali i corsi prevederanno una quota di partecipazione. «L’area FAD (formazione a distanza) è già operativa», ha dichiarato, evidenziando l’offerta di 30 corsi con crediti ECM dedicati ai diversi settori della professione. 

Inoltre, ha presentato con orgoglio la rivista scientifica Photo51, creata per valorizzare i ricercatori e promuovere la ricerca scientifica.

Ha poi aggiunto: «Stiamo puntando su intelligenza artificiale, bioinformatica e nuove tecnologie come settori strategici per creare posizioni innovative per i Biologi. Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale ascoltare voi, che lavorate sul campo, per comprendere le reali necessità del mercato».

LE PROBLEMATICHE DELLA CATEGORIA: ISCRIZIONI E RICONOSCIMENTI
Il Presidente Rossetto ha affrontato il tema dell’obbligo di iscrizione all’Ordine, chiarendo come questa normativa sia spesso fraintesa. Ha spiegato che l’iscrizione è obbligatoria per tutti coloro che esercitano la professione in qualsiasi struttura, anche se, al momento, l’applicazione delle normative non è uniforme. «Stiamo lavorando per risolvere questo problema», ha aggiunto, «così come per affrontare altre criticità, come la scarsità di bandi dedicati ai Biologi in ambito sanitario e il pieno riconoscimento delle nostre competenze rispetto ad altre figure professionali».

Rossetto ha poi riflettuto sull’impatto che la mancanza di un Ordine ha avuto in passato sulla categoria: «Questo vuoto istituzionale ci ha penalizzato a lungo, ma oggi siamo presenti e impegnati a costruire basi solide per il futuro».

DOMANDE DAL PUBBLICO: CONFRONTO E PROPOSTE
Molte le domande rivolte al Presidente Rossetto dai Biologi presenti.

  1. Come diversificare la formazione per i vari gruppi professionali e studenti?
    Rossetto ha sottolineato che l’Ordine sta già lavorando per diversificare le attività formative in base alle specialità di categoria riferita ai Biologi. Stanno collaborando con i comitati di indirizzo universitari e puntando ad individuare specifiche aree tematiche per soddisfare le esigenze formative di tutti gli iscritti. «Come Ordine dei Biologi della Lombardia siamo entrati in moltissimi comitati di indirizzo delle Università, anche in Bicocca per alcuni programmi, ed è importante diventare stakeholder collaborare con istituzioni società scientifiche e di ricerca perché abbiamo il polso della situazione su quanto accade sul territorio. Il lavoro di collaborazione con le Università è fondamentale, ma anche con il terzo settore e le società scientifiche che fanno formazione», ha detto il Presidente Rossetto.
    È fondamentale, secondo lui, la proposta concreta da parte dei membri della categoria per poter costruire percorsi efficaci.
  2. Quando verranno attivate le borse di specializzazione?
    Rossetto ha confermato che i posti di specializzazione sono stati aumentati e sono stati stanziati un milione e seicentomila euro per finanziare queste borse, che il Presidente Rossetto sta monitorando “se effettivamente i posti sono aumentati e stanziati”. 
  3. Quanti posti sono effettivamente disponibili per le specializzazioni?
    Rossetto ha confermato che i posti per la specializzazione sono passati da 90 a 200, ma sottolinea che non è semplice monitorare l’andamento dei bandi e che ci sono ancora incertezze sui posti effettivamente disponibili. Sta lavorando per ottenere chiarimenti e completare i bandi.
  4. Come affrontare la difficoltà di trovare lavoro per i Biologi, soprattutto in strutture come i policlinici?Rossetto ha riconosciuto che questa è una problematica significativa. La mancanza di un Ordine in passato ha permesso a figure non specializzate, di occupare spazi che dovrebbero essere destinati ai Biologi. Ha promesso di intervenire per correggere queste disparità, facendo pressioni per garantire che i Biologi abbiano gli stessi requisiti e opportunità nel sistema sanitario pubblico e privato, un principio in linea con la richiesta della Regione Lombardia di uniformare i requisiti richiesti alle figure sanitarie, indipendentemente che operino nel pubblico o nel privato.

La giornata si è conclusa con un appello del Presidente Rossetto: «L’Ordine siamo noi tutti. È fondamentale partecipare attivamente, portare idee e contribuire alla crescita della categoria. La strada è lunga, ma con il contributo di tutti possiamo raggiungere obiettivi ambiziosi. Oltre al tempo, ci vuole buon senso. L’inattività è una cosa, ma il buon senso è un’altra. Il nostro silenzio non significa inattività, ma è il segno del nostro impegno e lavoro! Ho bisogno di voi per riuscire a condividere con i colleghi ciò che abbiamo detto oggi».

L’incontro si è rivelato un momento di confronto costruttivo, dimostrando che il dialogo è la chiave per il progresso della professione. La presenza dell’Ordine sul territorio rappresenta un segnale concreto di impegno verso i Biologi, un passo avanti per dare forza e visibilità a una categoria che merita di essere riconosciuta e valorizzata.
Un ringraziamento va alla dott.ssa Francesca Granata, al Direttore Generale Matteo Stocco, al dottor Matteo Vidali, alla dott.ssa Annapaola Callegaro e soprattutto un ringraziamento a tutti i colleghi che hanno partecipato a questo importante incontro, dedicando persino la loro pausa pranzo per essere presenti e confrontarsi con l’Ordine. Proporrò al Direttore Generale di organizzare un nuovo incontro entro la fine del primo trimestre, nella speranza di rafforzare ulteriormente il senso di vicinanza e appartenenza all’Ordine.

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