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A Roma la prima tappa del convegno “PFAS: valutazione del rischio nella filiera agroalimentare dalla produzione primaria al confezionamento”. Evento patrocinato dell’OBL presente ai lavori con il Segretario Berlinghieri

di Ufficio Stampa
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Conclusa a Roma – dove si è svolta, negli spazi dell’ex Cartiera Latina (nel Parco dell’Appia Antica) – la prima giornata del convegno in due tappe dal titolo “PFAS: valutazione del rischio nella filiera agroalimentare dalla produzione primaria al confezionamento. Una visione One Health“. L’evento, che sarà bissato il prossimo 11 maggio, a Padova, nei locali di Palazzo Bo (sede dell’Università), è stato organizzato dalla Fondazione per lo Studio degli Alimenti e della Nutrizione (FOSAN) con il patrocinio dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, Ente che ha visto il proprio Segretario, la dott. Cristiana Berlinghieri, prendere parte ai lavori capitolini, nella doppia veste di relatore e di delegato del presidente dell’OBL dott. Rudy Alexander Rossetto (impossibilitato a parteciparvi per altri impegni istituzionali già precedentemente concordati).

GLI OBIETTIVI DEL CONVEGNO SUI PFAS
Il convegno è stato voluto con lo scopo analizzare le strategie di gestione del rischio nell’esposizione alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), una classe di composti chimici di sintesi, contenenti legami di carbonio-fluoro, talvolta presenti nelle acque ma anche negli alimenti, oltre che per fare il punto sullo stato dell’arte degli studi di medicina finalizzati a valutare gli effetti sulla salute e le eventuali soluzioni per il recupero fisiologico della salute.

GLI INTENTI DEL PRESIDENTE ROSSETTO (OBL)
Dopo i saluti istituzionali dell’Ordine, la dott.ssa Berlinghieri, ospite della tavola rotonda pomeridiana, oltre a rimarcare l’onore di aver patrocinato un evento importante come quello voluto dalla FOSAN, ha rivelato quelli che sono i chiari intenti del presidente Rossetto, di voler “avviare future collaborazioni anche per fini formativi, con corsi che consentano l’acquisizioni di crediti ECM“. Nel suo intervento la rappresentante dell’Ordine dei Biologi Lombardi ha fatto luce, in generale, sulle peculiarità dei PFAS, elementi entrati nella quotidianità degli esseri umani intorno agli anni ’30 del XX secolo attraverso l’industria militare e, per la loro particolare struttura chimica, identificati come ottimi idrorepellenti. In Italia, ha ricordato ancora la dott.ssa Berlinghieri, tali sostanze “hanno avuto la loro diffusione mediante l’industria tessile intorno agli anni ’60”.

PFAS, UNA REALTA’ DA NON SOTTOVALUTARE
Quella dei PFAS, ha sottolineato il Segretario dell’OBL è “una realtà da non sottovalutare. Basti pensare che al Nord rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria che coinvolge tutti perché presente negli oggetti che riempiono le abitazioni, ad esempio le pellicole che rivestono gli alimenti, o addirittura, a causa delle acque contaminate, anche nell’industria degli alimenti“. Da qui la proposta di “attuare la Dieta Mediterranea” che “identifica quella che può esser una forma di tutela da PFAS”, passando poi “al vaglio tutti gli alimenti con i quali si viene a contatto”. E poi raccomandazioni a “leggere le etichette“, ma non solo, perché serve ancche “sensibilizzare i giovani ad un acquisto consapevole ponendo attenzione che gli imballaggi MOCA (materiali a contatto con gli alimenti) riportino la dicitura PFAS FREE“.

L’IMPORTANZA DEL RUOLO DEL BIOLOGO
In questo contesto la dott.ssa Berlinghieri ha pure sottolineato “l’importanza del ruolo del Biologo, sia dal punto di vista ambientale che nutrizionale” trattandosi di una figura professionale che è in grado di proporre “piani di prevenzione di cui sempre più si avverte l’estremo bisogno in quanto, purtroppo, ci troviamo di fronte a sostanze che difficilmente si deteriorano, come spiega, fra i tanti, uno studio pilota condotto dal Politecnico di Milano che ne sta sviluppando il processo di degradazione.

IL PROGETTO SCUOLA DELL’OBL
Quindi, ha concluso il consigliere, il messaggio da divulgare è di “attenersi il più possibile alla ‘piramide alimentare‘, cioè: bere molto e soprattutto proporre un aggiornamento costante, anche presso gli istituti scolastici come si prefigge, non a caso, il Progetto Scuola dell’OBL, con un focus su quelli che sono i vari aspetti di salvaguardia dell’ambiente per tutelare il nostro futuro”. Ora non resta che attendere e partecipare alla seconda giornata del convegno in programma a Padova l’11 maggio.

I relatori del convegno
La dott.ssa Berlinghieri

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