Lo scorso 6 luglio negli spazi della tensostruttura Proloco sul lungolago di Gavirate (Varese), si è svolto l’evento che ha visto protagonista il Lago di Varese, la sua tutela ed il risanamento. Il tutto al fine di poter garantire salubrità all’ambiente ma anche a chi ne usufruisce, come i tanti turisti che ogni anno fanno tappa in questo splendido luogo della provincia lombarda.
OBIETTIVO DELL’EVENTO
La speciale giornata è stata organizzata dunque per fare il punto sullo “stato di salute” del bacino e sui risultati raggiunti a cinque anni dalla firma dell’Accordo quadro di sviluppo territoriale (AQST) finalizzato, appunto, alla salvaguardia del lago. Un appuntamento coinciso, tra l’altro, con le abbondanti piogge che hanno visto protagonista Gavirate e che hanno creato non pochi problemi di sicurezza all’area lacustre.
MODERATORE: MATTEO INZAGHI
A moderare e presentare l’evento, con qualità e professionalità,, ci ha pensato il giornalista Matteo Inzaghi, direttore di Rete55, il quale, con i suoi interventi, ha garantito in maniera eccellente i tempi del meeting.
OSPITI ED INTERVENTI
Tra gli ospiti presenti c’erano: il vice presiedente del consiglio regionale Giacomo Basaglia Cosentino; l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione; il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini e la responsabile di Medicina ambientale ATS Insubria Elena Tettamanzi. Con il “padrone di casa”, il sindaco di Gavirate Massimo Parola, c’erano inoltre anche i primi cittadini rivieraschi ed i rappresentanti di Arpa, Alfa e ACinque.
LA MUNICIPALITA’ DI VARESE
In sala anche Davide Galimberti e Nicoletta San Martino, rispettivamente sindaco ed assessore all’Ambiente del Comune di Varese, i quali hanno portato la propria testimonianza di come “questo lavoro di risanamento sia iniziato un po’ di anni fa e stia continuando a dare ottimi risultati”, aggiungendo che: “il Lago di Varese è sempre più punto di riferimento turistico e della sostenibilità”.
LE PAROLE DELL’ASSESSORE MAIONE
“Obiettivo raggiunto. Il risanamento continua grazie al presidente Fontana che ha investito sul progetto e ci ha creduto” ha dichiarato, dal canto suo, l’assessore Maione, puntando sul “tema della balneabilità” che è stato “garantito, procedendo con i depuratori e la realizzazione di impianti alimentati con fonti di energia rinnovabili”. Il che ha garantito “il 30% del fabbisogno energetico che normalmente competono a questi interventi” ha concluso l’esponente della giunta regionale lombarda definendo l’iniziativa “una storia di successo”.
PER IL MONITORAGGIO CONTINUO
E sulla “compartecipazione di attività” perché c’è bisogno, sì, “di chi non inquini più”, ma anche di “chi deve monitorare e di chi deve sistemare le aree” ha insistito la dott.ssa Tettamanzi rimarcando come proprio per questi motivi “si continuerà a monitorare le acque” di cui è stato evidenziato “il miglioramento dopo gli interventi di Aqst”.
LA PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE OBL
A Maione, il presidente dell’OBL Rudy Alexander Rossetto (il primo da sinistra nella foto di varesenoi) ha voluto esternare i propri “personali complimenti”, sottolineando come “Regione Lombardia e ARPA stiano lavorando assieme proprio sulla questione ambiente, senza nascondere la volontà di andare avanti anche con il coinvolgimento, la vicinanza e la collaborazione dei Biologi forti dei loro contributi” e con “la volontà di voler firmare l’accordo quadro, alla collaborazione con altri ordini professionali”.
AMBIENTE, DNA DEI BIOLOGI
Il rappresentante dei Biologi lombardi è intervenuto anche durante la kermesse. “La cura e la conoscenza dell’ambiente fa parte del DNA dei Biologi, così come per tanti altri colleghi di altri Ordini” ha detto, rinnovando l’appello ai presenti ed alla Regione, in particolare, di “voler costruire un tavolo che veda il coinvolgimento di tutti gli Ordini professionali che si occupino di ambiente”.
OBL PRONTO A FARE LA PROPRIA PARTE
“La sottoscrizione del protocollo quadro prevede anche l’attivazione da parte dell’Ordine dei Biologi per ciò che gli compete. Il che ci consentirà di poter sfruttare le nostre specifiche tecniche, mettendo a disposizione la professionalità dei nostri iscritti e dell’Ordine stesso in generale” ha rilanciato ancora il presidente dell’OBL affermando inoltre che ci sarà nuovamente, da parte dell’Ordine dei Biologi lombardi: “la partecipazione al bando di educazione ambientale” e che si “continuerà con le attività nelle scuole”, in quanto “i bambini, sul tema ambiente, sono spesso più responsabili degli adulti”.
LA COLLABORAZIONE CON ARPA
Ecco, ha detto Rossetto: “c’è da lavorare tanto su di noi e a tal fine il nostro Ordine c’è ed è presente”. “Insieme con Arpa Lombardia, si sta ideando il corso di formazione di Consulente Ambientale, con il quale il Biologo potrà essere anche figura di riferimento per i Comuni, essendo coinvolto nelle tematiche di controllo e problem solving in settori come acqua, aria, suolo, fanghi, economia circolare, transizione energetica ed ecologica, smaltimento rifiuti, ecologia applicata ecc.” ha concluso il “numero uno” dell’OBL.