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Rimini Wellness 2023: Biologi alla tavola rotonda del Cism per parlare di riforma dello sport, abusivismo e nutrizione. L’intervento del presidente Rossetto (OBL)

di admin
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Sport e nutrizione, ma anche abusivismo della professione. Se ne è discusso a lungo al Cism Plaza, negli spazi della Fiera di Rimini, nell’ambito della tavola rotonda dal titolo “Riforma dello sport: il chinesiologo. Il nuovo sistema Movimento e Sport del Paeseorganizzata dal Comitato Italiano Scienze Motorie (Cism). L’evento, andato in scena nella giornata di giovedì 1 giugno, quale tappa del Rimini Wellness 2023 (1-4 giugno), l’appuntamento internazionale dedicato all’intero ecosistema del mondo wellness, ha visto, tra gli altri, anche la partecipazione del dott. Rudy Alexander Rossetto, presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia.
IL PATROCINIO DELL’OB LOMBARDIA
Il dott. Rossetto ha risposto positivamente all’invito pervenutogli dal presidente del Cism, il dott. Daniele Iacò, impegnato in molte iniziative e che spesso ha operato in tandem con il presidente dell’OBL proprio per quanto concerne lo sviluppo di tematiche che legano sport e salute e che non possono essere scisse dalla nutrizione. Circostanza, questa, che ha fatto sfociare la collaborazione anche nella concessione del patrocinio non oneroso da parte dell’ Ordine dei Biologi della Lombardia al “talk” sulla Riforma dello Sport.
L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE ROSSETTO
Nel suo intervento alla “sessione istituzionale”, il rappresentante dei Biologi Lombardi ha parlato di nutrizione sportiva, ma anche di riforma dello sport, del ruolo del Biologo nelle varie discipline sportive e della relativa legislazione in materia chiarendo, in particolare, proprio taluni aspetti legati alla lotta contro l’abusivismo della professione, particolarmente presenti nei campi delle scienze dell’alimentazione.
INVITO ALLA COLLABORAZIONE
“E’ opportuno – ha sottolineato il presidente Rossetto – tracciare delle linee perché è meglio diventare rossi oggi che viola domani. Non avere chiarito, a più livelli, ‘chi si è‘ e ‘che cosa si può fare‘, rappresenta, infatti, la cosa peggiore. Così si lascia spazio alle interpretazioni e questo è quello che più ci frega, in Italia nella gestione di alcune professioni”. E’ anche fondamentale, secondo il dott. Rossetto “la gestione di quello che può essere un lavoro di collaborazione con tutti quanti gli altri Ordini professionali”. Questo perché “Nutrizione e Sport devono e possono andare avanti di pari passo, uniti” ha auspicato, ancora, il presidente dell’OBL.
PROFESSIONE: FARE CHIAREZZA SUI RUOLI
A patto e a condizione, ha aggiunto: che “si faccia piena luce su ruoli, competenze e responsabilità dei professionisti”. Sempre a proposito di abuso della professione, parlando del chinesiologo, lo specialista che studia il movimento del corpo umano in tutte le sue forme, il il presidente Rossetto ha ricordato l’importanza di “chiarire alcuni aspetti, per chi magari non lo sa” e che cioè “anche nelle palestre e nei centri sportivi chi può fare diete in piena autonomia sono solo due figure: il medico e il Biologo che si occupa di nutrizione. Dobbiamo attenerci esclusivamente a questo”.
NUTRIZIONE: SERVE CAMPAGNA DI DIVULGAZIONE
Da qui dunque “l’opportunità di avviare una più vasta campagna di divulgazione ‘su chi può fare cosa‘. Campagna di cui si avverte sempre più la necessità ai giorni nostri”. Alcune attività, secondo il dott. Rossetto: “non possono semplicemente essere fatte oppure sono addirittura rischiose se non messe in atto da personale qualificato”. “Queste cose – ha precisato ancora Rossetto – vanno dette per aiutare chi è profano in materia e magari possono servire per aprire gli occhi di chi non sa chi può trovarsi davanti in determinati contesti”.
IL RUOLO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI
“Il neonato Ordine regionale dei Biologi – ha poi proseguito il dott. Rossetto – ha tra i suoi compiti la difesa e la valorizzazione della categoria degli iscritti. Proprio per questo motivo stiamo lavorando per creare una lingua comune”. “Tra l’altro – ha rimarcato il presidente dell’OBL – il problema dell’abusivismo non riguarda solo il nostro ente professionale. Parliamoci chiaro. In uno stato di diritto la verità sta sempre nella legge: posso fare o non posso fare certe cose me lo dicono le norme ed a queste, solo a queste, bisogna attenersi quando si opera. Sempre. Tale aspetto, però, non riguarda solo i Biologi, ma tutte le professioni a trecentosessanta gradi”.
COLLABORAZIONE NON PREVARICAZONE
“Ogni categoria – ha argomentato Rossetto – è diversa dalle altre ed a ciascuna spettano determinate competenze. Da ciò ne deriva il fatto che l’abusivismo non può riguardare una sola figura professionale e che far male una cosa può avere anche delle conseguenze negative per la salute delle persone”. “E’ proprio per questo motivo che bisogna tenere alta la guardia e prestare la massima attenzione”.  In ogni caso “sarebbe bella la collaborazione tra tutti, all’interno dei team, e non la prevaricazione dell’uno sull’altro” ha concluso Rossetto.

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