L’Ordine dei Biologi della Lombardia, guidato dal Presidente Rudy Alexander Rossetto insieme alla Vicepresidente Marzia Bedoni e al Tesoriere Simone Lepre, con le linee programmatiche approvate anche dall’Assemblea degli iscritti nel dicembre 2024, ha posto per il 2025 una particolare attenzione al potenziamento dei servizi dedicati agli iscritti.
Questa gestione ha permesso di rafforzare in modo significativo l’offerta formativa, con iniziative innovative nate da collaborazioni istituzionali e scientifiche, capaci di rispondere alle esigenze professionali dei Biologi e garantire diverse opportunità di acquisizione dei crediti formativi previsti per il triennio 2023–2025.
Nel complesso, sotto questa presidenza, sono stati attivati e sostenuti numerosi corsi per un’erogazione complessiva di **oltre 500 crediti ECM**: un risultato concreto che testimonia l’impegno dell’OBL nel favorire la crescita professionale e la qualità dell’esercizio della professione, in linea con la missione degli Ordini professionali, che comprende anche la difesa della Categoria e la lotta all’abusivismo.
Un impegno così forte nella formazione va letto anche alla luce delle risorse economiche disponibili e dell’impatto delle quote di iscrizione.
Degli attuali 250 euro di quota annuale, ben 80 euro per ogni iscritto vengono trasferiti obbligatoriamente alla FNOB, senza alcuna distinzione tra quote ordinarie o agevolate (anche per i colleghi con 50 anni di iscrizione). (Abbassamento quote d’iscrizione)
È quindi evidente che l’aumento della quota rispetto ai 160 euro precedenti è stato determinato quasi interamente da questo “prelievo” nazionale da parte di FNOB: per l’OBL, l’incremento effettivo è stato di soli 10 euro.
Con l’abbassamento di 20 euro per il 2026 proposto dal Presidente Rossetto, la quota sarebbe scesa a 230 euro complessivi, di cui 150 euro destinati all’OBL (meno dei 160 euro che gli iscritti versavano quando eravamo ONB) e 80 euro destinati alla FNOB.
Si sarebbe così arrivati ad una quota OBL più bassa di 10 euro rispetto a quella di quando si era ancora ONB nel 2022, pur dovendo comunque versare gli 80 euro obbligatori alla FNOB, con l’incognita che in futuro agli Ordini territoriali possa essere richiesto un contributo ancora maggiore.
La differenza sostanziale è evidente: mentre (ONB) l’Ordine Nazionale dei Biologi poteva contare su circa 56.000 iscritti, l’OBL opera con soli 5.700 iscritti, dimostrando un impegno altissimo, in proporzione al proprio bilancio, per garantire servizi, formazione e crescita professionale ai Biologi lombardi.
Questi dati dimostrano come, nonostante i vincoli economici e le quote obbligatorie da versare alla FNOB, l’Ordine dei Biologi della Lombardia sia riuscito a garantire una formazione di qualità e servizi concreti agli iscritti. Un investimento reale sul futuro della Categoria e sulla dignità professionale di ogni Biologo lombardo.
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