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Incontro in Regione Lombardia tra la presidente Baffi (Commissione Sanità) e il presidente Rossetto (OBL)

di admin
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Lo scorso martedì 25 luglio nei locali della Terza Commissione Sanità della Regione Lombardia, la presidente Patrizia Baffi ha incontrato il presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia dott. Rudy Alexander Rossetto. Al centro della riunione, primo momento conoscitivo tra i rappresentanti dei due enti, la discussione sulle criticità della delibera G.R. 7044, in merito “all’organizzazione dei servizi di medicina di laboratorio e relativo aggiornamento dei requisiti specifici autorizzativi e di accreditamento“, tema che preoccupa ed affligge non poco diverse centinaia di “camici bianchi” che lavorano nei laboratori di analisi cliniche (pubblici e privati accreditati) della regione.

SI’ A CONFRONTO SERRATO E PERIODICO
Dal confronto è emersa la volontà, tra le parti sedute al tavolo, di portare avanti una serrata attività di confronto assiduo e periodico nel tempo sui temi affrontati e sulle eventuali questioni che si presenteranno, in cui la commissione potrà dare un contributo. Nel suo intervento, il presidente Rossetto ha spiegato come i Biologi rappresentino un “supporto importantissimo per il sistema sanitario lombardo, a maggior ragione oggi laddove le risorse umane nelle professioni sanitarie scarseggiano”.

DAI BIOLOGI UN VALIDO AIUTO PER LA REGIONE
Per il massimo rappresentante dell’OBL la “Regione ha a sua disposizione una categoria che può esser di valido aiuto su moltissimi fronti e per molti professionisti che in questo momento necessitano di rinforzi. Sarebbe quindi un autogoal precludere loro di svolgere, senza specializzazione, quelle ‘analisi biologiche’ che sin dall’istituzione della professione (legge 397/67 art. 3 lettera g) rientrano tra le competenze esclusive del Biologo”. In questo “malaugurato caso”, ha aggiunto il presidente dell’OB Lombardia: “il sistema andrebbe in tilt perché non vi sarebbero figure a sufficienza pronte per svolgere tali attività in numero adeguato alle richieste”.

IL CASO SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE
Il dott. Rossetto ha anche evidenziato come “applicare la delibera senza apportare le opportune modifiche, rischierebbe di scontrarsi con la funzionalità della sanità lombarda. Molti piccoli laboratori, infatti, potrebbero chiudere a discapito del cittadino-paziente, senza contare che all’interno di centri e strutture sanitarie centinaia di Biologi si vedrebbero costretti a lasciare il lavoro per frequentare le scuole di specializzazione, al momento scarse, inesistenti o non retribuite per i non medici, creando un vuoto incolmabile”. Insomma: “ci troveremmo al cospetto di un enorme disservizio il che sarebbe tremendamente anacronistico” ha concluso Rossetto.

CHI C’ERA AL TAVOLO
Nota di cronaca: all’incontro erano altresì presenti l’avv. Mario Ponari, consulente legale dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, la dott.ssa Cristiana Berlinghieri consigliere dell’OBL.

Il palazzo della Regione
La delegazione al tavolo

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