Più di cento biologi (praticamente il “tutto esaurito”) hanno preso parte al convegno “Cosmetologia: una nuova opportunità per i Biologi“, evento organizzato, sabato 24 settembre, a Milano, dall’Ordine Nazionale dei Biologi. Un appuntamento di caratura nazionale, fortemente voluto (e organizzato) dalla dott.ssa Carla Cimmino, per parlare di “cosmesi“, intesa nella sua accezione più ampia, ma anche di nutrizione e microbiota, microbiologia e tricologia, dermocosmesi e medicina rigenerativa. Perché, sì, è risaputo, quando si parla di bellezza e cura del corpo, le buone pratiche alimentari non possono non essere comprese nel dibattito, soprattutto quello scientifico.
“La cosmetologia rappresenta solo uno dei tanti campi di applicazione in cui possono cimentarsi i Biologi. Una nuova possibilità, un potenziale sbocco lavorativo per tanti ‘camici bianchi’ verso il quale sempre più cresce l’attenzione del mondo della ricerca” ha spiegato la dott.ssa Cimmino nel suo intervento. D’altronde “dietro ogni cosmetico, si cela un percorso ben delineato, che, prima di arrivare al cosiddetto ‘prodotto finito’, quello che arriva sugli scaffali, muove da idee ben precise, che si concretizzano sulla base di innumerevoli studi ed esperimenti” ha aggiunto ancora la rappresentante dei Biologi. Come dimenticare il duplice valore della cosmesi: sociale, perché l’uomo ne riceve benefici; scientifico, perché dietro il benessere (fisico ed estetico), ci sono infinite attività di ricerca ed innovazione? Da qui, dunque, da queste stesse premesse, è nata la scelta di promuovere un evento come quello meneghino, proprio nella settimana del “Milano Fashion Week“.
Un appuntamento dedicato ai mille risvolti della cosmetologia, accreditato ECM, ed al quale sono stati invitati, insieme con i Biologi, anche Chimici e Farmacisti, Medici specialisti e tutti coloro i quali si occupano di estetica e cura della pelle. In particolare, durante i lavori – che sono stati organizzati in due sessioni (una mattutina e l’altra pomeridiana) – si sono alternati, in presenza: il dott. Nicola Lionetti (“Gli strumenti della cosmetica: il Cosmetologo a garanzia della loro qualità e funzionalità“); il dott. Umberto Borellini (“Il cosmetico come strumento di benessere cutaneo. E non solo“); la dott.ssa Teresa Verde (“L’impatto ambientale dell’industria della bellezza“), che ha anche moderato la seconda parte (la prima sessione è stata moderata dal dott. Rudy Alexander Rossetto, biologo nutrizionista, “in forza” all’Ordine lombardo, di cui è stato anche vicedelegato regionale dell’ONB); la dott.ssa Alberta Vandini (“Microbiologia cosmetica applicata: normativa e test microbiologici“); il dott. Lorenzo Drago (“Il microbiota cutaneo e la connessione con l’intestino“); il dott. Alessandro Colletti (“Nutraceutici: cosmetici ad uso orale“); la dott.ssa Biancamaria Mancini (“Trattamenti cosme-tricologici a base naturale“), il dott. Felice Grova (“Medicina rigenerativa e dermocosmesi: protocolli terapeutici e nuove frontiere di impiego“) e la dott.ssa Mara Alvaro (“Sostanze funzionali per la pelle sensibile e la nuova frontiera dell’antiage“). Collegata in web, è intervenuta invece la dott.ssa Emanuela Testai (“la valutazione di sicurezza dei cosmetici“), così come la dott.ssa Tiziana Stallone, presidente dell’Enpab, per i saluti istituzionali dell’ente di previdenza dei Biologi italiani.
In apertura dei lavori è intervenuto anche il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, sen. Vincenzo D’Anna il quale, nel presentare il convegno, ha illustrato l’albero delle competenze dei Biologi invitando questi ultimi ad essere orgogliosi del loro raro e prezioso bagaglio professionale, mettendo da parte “complessi di sudditanza ed inutili rincorse ad equiparazioni con altre professioni sanitarie che non hanno motivo di esistere“.