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Medicina di Genere: non è una medicina per donne e uomini dice il Presidente dell’Ordine Rudy Alexander Rossetto

A Milano il Presidente dell’Ordine ha partecipato al convegno per discutere di medicina di genere ed il ruolo dei Biologi nell'Innovazione Sanitaria

di Ufficio Stampa
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Sabato 8 marzo il Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia Rudy Alexander Rossetto ha preso parte al Convegno “Medicina di genere: la prospettiva delle professioni sanitarie” presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele a Milano, presentato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.

L’evento, ha visto la partecipazione di esperti, accademici e rappresentanti di fondazioni sia nazionali che regionali. 

Il Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia Rudy Alexander Rossetto ha, in questa occasione, portato i saluti da parte del consiglio OBL ringraziando tutti per l’invito, in particolare il presidente Diego Catania il vice presidente Moreno Zanardo, ed il Prof. Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinicapresso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.moderatore durante l’intervento del presidente. Inoltre il Presidente Rossetto ha preso parte alla tavola rotonda dichiarando: “la medicina di genere non è una medicina per le donne o per gli uomini, ma una medicina per ogni persona, basata sulla scienza delle differenze. Essa rappresenta un approccio innovativo e sempre più centrale nelle professioni sanitarie, con un ruolo proattivo che coinvolge anche i Biologi: questa disciplina non si limita a considerare le differenze biologiche tra uomini e donne, ma analizza come il sesso e il genere influenzino la prevenzione, la diagnosi, la progressione delle malattie e la risposta ai trattamenti. Dal punto di vista dei Biologi, la medicina di genere offre opportunità significative in diversi ambiti: ricerca e diagnostica, in cui l’analisi di biomarcatori specifici per sesso può migliorare l’identificazione precoce di patologie e personalizzare i trattamenti; nutrizione e metabolismo, in cui le differenze di genere influenzano il microbiota intestinale, il metabolismo e la risposta agli alimenti, rendendo essenziale un approccio mirato nella nutrizione personalizzata. Farmacologia e tossicologia, in cui il metabolismo dei farmaci varia tra uomini e donne, con impatti sulle terapie e sulla sicurezza dei medicinali. Infine, genetica e epigenetica, in cui le differenze nella regolazione genica tra i sessi possono spiegare la diversa suscettibilità a malattie come le patologie autoimmuni o il cancro.

I Biologi, grazie alle loro competenze in queste aree, giocano un ruolo fondamentale nel promuovere un approccio basato sull’evidenza scientifica, contribuendo all’innovazione nella medicina personalizzata e alla riduzione delle disuguaglianze di salute tra i generi.” Ha spiegato il Presidente Rossetto.

Durante il Convegno molto interessanti anche gli interventi della Dott.ssa Francesca Maranghi, Prima Ricercatrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, della Dott.ssa Franca Di Nuovo, Referente della Medicina di Genere di Regione Lombardia e Componente dell’Osservatorio Nazionale della Medicina di Genere e della Dott.ssa Cinthia Farina, Referente della Medicina di Genere dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e del Gruppo di Approfondimento Tecnico sulla Medicina di Genere di Regione Lombardia.

Nella seconda fase della mattinata il focus si è spostato sull’importanza delle variabili di genere in un’ottica di prevenzione e di raccolta dati su larga scala, con gli interventi della Professoressa Serenella Castelvecchio, Responsabile Laboratorio Ecocardiografia e Follow-up Area Cardiochirurgica-Cuore-Adulto presso IRCCS Policlinico San Donato, della Professoressa Rossella Tomaiuolo, Professoressa Associata in Biochimica Clinica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, della Professoressa Cinzia Bressi, Professoressa Associata in Psichiatria presso Università degli Studi di Milano e della Ricercatrice Dott.ssa Elisa Sala.

Gli organizzatori dell’evento, Diego Catania e Moreno Zanardo, Presidente e Vicepresidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, hanno personalmente invitato il Presidente Rossetto, il quale ha accolto l’invito con piacere. Durante l’evento, Rossetto si è complimentato e ha ringraziato entrambi, sottolineando il valore della collaborazione e l’armonia con cui si sta lavorando insieme come rappresentanti delle rispettive categorie.

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