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Celiachia: informazione, cultura alimentare e rete territoriale – I Biologi con ATS Insubria

L’impegno dei Biologi per la salute dei cittadini

di Ufficio Stampa
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Si è svolto a Varese, presso Confcommercio Ascom, l’evento “La rilevanza sociale della Celiachia tra salute e inclusione”, organizzato da ATS Insubria in collaborazione con Regione Lombardia, Associazione Italiana Celiachia Lombardia, Confcommercio e FIPE, con l’obiettivo di presentare e rendere operativa la nuova Legge Regionale sulla Celiachia.

L’incontro ha riunito professionisti sanitari, mondo scolastico, associazioni dei pazienti, famiglie, ristoratori e realtà commerciali, in un modello concreto di rete territoriale.

Tra gli interventi istituzionali, quello del Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, Dott. Rudy Alexander Rossetto, che ha richiamato la necessità di colmare la distanza tra percezione sociale e realtà clinica:

“Ciò che oggi manca è un percepito corretto. In Italia l’autodiagnosi è diffusissima e spesso i dati reali non corrispondono a ciò che le persone immaginano. Dobbiamo riportare metodo scientifico, chiarezza e educazione all’interno della comunità”.

Il Presidente ha inoltre ricordato l’importanza della cultura alimentare:

“La maturazione delle farine, i metodi di cottura, la scelta degli ingredienti: non è solo scienza in laboratorio. È comportamento quotidiano, e questo incide sulla salute dei villi intestinali e sulla gestione della celiachia”.

Le parole del DG Salvatore Gioia
Il Direttore Generale di ATS Insubria, Dott. Salvatore Gioia, ha sottolineato come la celiachia rappresenti oggi una sfida che va ben oltre l’ambito clinico, coinvolgendo il tessuto sociale e culturale della comunità.
“Abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione su un tema che riguarda sempre più famiglie”, ha spiegato Gioia, “perché la celiachia non è solo una condizione medica, ma una questione socio-culturale che richiede informazione, sensibilità e collaborazione”.

Gioia ha evidenziato la necessità di un approccio multidisciplinare e umano, capace di coniugare competenze sanitarie con attenzione alla persona e capacità organizzativa: “La celiachia coinvolge la nostra quotidianità: dalle famiglie alle scuole, dai luoghi di lavoro agli spazi delle comunità”.

Per ATS Insubria, ha aggiunto, il diritto alla salute si realizza pienamente solo quando diventa anche diritto alla partecipazione e alla dignità. Garantire un percorso assistenziale efficiente, un’informazione accessibile e un ambiente sociale inclusivo “significa costruire una società più consapevole e vicina ai bisogni reali dei cittadini”.

Il Presidente Rossetto ha espresso profonda stima per il Dott. Gioia, riconoscendone la visione aperta e la capacità di tradurre l’impegno sanitario in un messaggio di reale inclusione e responsabilità sociale.

La cornice normativa: l’intervento di Emanuele Monti

Durante il convegno è intervenuto Emanuele Monti, primo firmatario della Legge Regionale:

“Questa legge rappresenta la prima tappa per fare formazione e informazione. In Lombardia stimiamo circa 200.000 persone affette da celiachia, ma solo una su tre ne è consapevole. Per questo è necessario lavorare insieme, dalle scuole alla ristorazione, fino alle strutture sanitarie”.

La legge regionale introduce e sostiene:

  • Screening precoce
  • Formazione degli operatori sanitari
  • Supporto a famiglie e pazienti nella vita quotidiana

Show-cooking e parte pratica: la Biologa Clara Gasparri protagonista

Molto apprezzata la sessione di show-cooking senza glutine, guidata da cuochi con là Chef Emily, tecnici della prevenzione e dalla Biologa Clara Gasparri (ATS Insubria).

“Ho fatto i complimenti all’organizzazione per aver inserito una parte pratica: vedere, toccare, preparare e assaggiare significa comprendere davvero.  È lì che la teoria diventa educazione applicata”, ha dichiarato Rossetto.

Il ruolo dei Biologi nella scuola e nella comunità

Rossetto ha richiamato il Progetto Scuola dell’OBL, già attivo in numerosi comuni lombardi:

“Noi parliamo ai ragazzi, ma soprattutto ai genitori. Possiamo insegnare qualunque cosa ai bambini, ma poi chi va a fare la spesa sono gli adulti. Ed è lì, tra gli scaffali del supermercato, che si decide la salute quotidiana della famiglia. La prevenzione vera inizia nella famiglia e nelle scelte di acquisto”.

Questo approccio ha già coinvolto migliaia di studenti, creando consapevolezza e contrastando i falsi miti alimentari.

Il valore del lavoro d’équipe

“Vedere una Biologa al centro della parte dimostrativa è stato significativo. Ma soprattutto è importante ricordare che nessuno lavora da solo. Medici, Biologi, dietisti, tecnici della prevenzione, farmacisti, scuole, associazioni e ristoratori: siamo parte della stessa squadra”.

Ringraziamenti

Il Presidente Rossetto ha rivolto un ringraziamento a:

    • ATS Insubria e al Direttore Generale Salvatore Gioia
    • Confcommercio Ascom Varese e FIPE
    • AIC Lombardia e al Presidente di varese Isidoro Piaurilli
    • Emanuele Monti per il percorso legislativo che ha trasformato questo approccio in legge regionale

Conclusione

“La prevenzione non è teoria: è comunità. È educazione. È scelta quotidiana. Oggi questa visione non è solo condivisa: è legge. E come Biologi siamo pronti a farne parte, con responsabilità e competenza”.

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