ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, ha approvato un disegno di legge di delega al Governo per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica. “L’obiettivo primario della riforma – spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm – è di assicurare un accesso al farmaco più equo e tempestivo, un monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica più efficiente e un rafforzamento del ruolo delle farmacie territoriali quali presidi sanitari di prossimità. La delega prevede interventi sulla disciplina della distribuzione dei medicinali, volti a incentivare la produzione interna di principi attivi ed eccipienti e a garantire un accesso equo e continuativo, in particolare per i pazienti affetti da malattie rare o croniche. Inoltre, nel rispetto delle prerogative di regioni ed enti locali, sono previste innovazioni nell’implementazione dei sistemi informativi regionali, con l’integrazione dei dati relativi a prescrizioni, dispensazioni, prezzi e stock di farmaci. Si rafforza poi la digitalizzazione dei processi, con la dematerializzazione delle ricette e la riduzione degli oneri burocratici a carico dei professionisti sanitari”.
“Sarà rafforzato il ruolo delle farmacie territoriali, indicate come presidi sanitari di prossimità e integrate nella rete assistenziale, anche attraverso servizi di telemedicina e attività di prevenzione e di educazione sanitaria – prosegue la Presidenza del Consiglio -. È prevista la razionalizzazione della pianificazione delle sedi farmaceutiche, con particolare attenzione alle aree interne e rurali, in modo da assicurare una distribuzione più equa ed efficace dei servizi”.
I COMMENTI DI AIFA, EGUALIA E FOFI
“La legge delega per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica approvata dal Governo rappresenta l’opportunità di fare il tagliando all’attuale sistema di governance della spesa . Un insieme di norme e disposizioni che, a partire dai meccanismi di contrattazione dei prezzi fino al payback, ha bisogno di essere al passo con i tempi per affrontare la doppia sfida del contenimento di una spesa che ha sforato di 4 miliardi il tetto del 2024, garantendo al contempo un ampio e tempestivo accesso all’innovazione terapeutica, che salva le vite e riduce i costi delle altre voci assistenziali”. Così il presidente di Aifa, Robert Nisticò, commenta il varo da parte del Consiglio dei Ministri del disegno di legge che delega il Governo a varare entro il 31 dicembre 2026 i decreti legislativi chiamati a razionalizzare l’insieme frammentato e non sempre coerente di disposizioni che regolano il settore. “Verso un più equo e uniforme accesso ai medicinali va anche il rafforzamento delle farmacie territoriali e la revisione del sistema di distribuzione dei medicinali, che possono consentire di garantire una più efficace copertura nelle aree più remote del Paese. Così come – aggiunge il presidente di Aifa – non può che essere accolta con favore la revisione della disciplina sulla produzione interna di principi attivi ed eccipienti, con il fine di promuovere l’accesso equo, continuativo e personalizzato alle cure per malati cronici o affetti da malattie rare. Un contributo importante a fronteggiare la carenza di farmaci potrà venire invece dall’integrazione dei dati su prestazioni, dispensazione, consumi e stock farmaceutici contenuti nel Sistema tessera sanitaria”. “Come Aifa – conclude Nisticò – siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di conoscenze, dati e informazioni per coadiuvare al meglio le altre istituzioni preposte a dare attuazione ai principi fissati dalla legge delega, con l’obiettivo primario di offrire ai cittadini un’assistenza farmaceutica che sia di sempre più facile accesso e al passo con l’innovazione”.
“Apprezziamo la proposta del Governo di riforma e riordino della legislazione farmaceutica: è un passo atteso e necessario per superare frammentazioni e accelerare l’accesso alle cure. Per l’industria dei farmaci equivalenti, biosimilari e fuori brevetto è l’occasione per un confronto rapido e proficuo: l’attuale quadro non risponde più alla crisi di sostenibilità del comparto e va aggiornato con criteri chiari e coerenti”. Così Stefano Collatina, presidente di Egualia. “Il dialogo avviato dal ministero della Salute è giunto a un primo traguardo, che impegna tutto il settore verso una riflessione negli interessi del nostro Ssn. Bene – aggiunge – la revisione di tetti e payback: chiediamo che salvaguardi i farmaci essenziali e favorisca l’impianto manifatturiero presente sul territorio italiano, rafforzando la resilienza delle filiere”. “Garantire la sostenibilità delle imprese significa proteggere il Ssn e l’accesso dei pazienti alle terapie. Noi crediamo nel confronto e in un dialogo costruttivo con le istituzioni: di fronte a questa sfida saremo come sempre pronti a collaborare per il bene del Paese”, conclude Collatina.
“La Federazione degli Ordini dei Farmacisti accoglie con grande soddisfazione l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, dello schema di disegno di legge-delega sul Testo Unico della Farmaceutica. Ringraziamo il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, e tutto il Governo che, con questo provvedimento, confermano la volontà di portare avanti un’azione incisiva sul fronte della semplificazione attraverso una riforma organica del settore. La medicina e l’assistenza sanitaria e farmaceutica hanno conosciuto enormi trasformazioni negli ultimi anni e non possono più essere vincolate a regole ormai obsolete. Oggi servono norme chiare, coerenti e concretamente applicabili, in grado di agevolare il lavoro dei professionisti, a beneficio dei pazienti, e di promuovere innovazione e sostenibilità nel lungo periodo”, dichiara Andrea Mandelli, presidente FOFI.
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