Leggi anche: Il Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia incontra l’ambasciatore italiano a Brasilia
Durante il mio recente viaggio in Brasile, ho avuto l’onore di essere ospite, a porte chiuse, del Congresso Nazionale a Brasília, con un percorso che mi ha portato sia nella Camera dei Deputati sia nel Senato Federale, fino a esplorare la suggestiva Galleria del Tempo. Ho inoltre avuto modo di visitare il Palazzo del Ministero della Salute, luogo strategico per le politiche sanitarie del Paese.
Un’esperienza intensamente istituzionale, carica di significato storico e umano.
I palazzi della democrazia brasiliana
Il Congresso Nazionale brasiliano, disegnato da Oscar Niemeyer e inaugurato nel 1960, rappresenta uno degli esempi più emblematici dell’architettura moderna latinoamericana. La sua struttura – la semisfera rivolta verso l’alto per la Camera dei Deputati e quella verso il basso per il Senato, affiancate da due torri d’uffici – simboleggia l’equilibrio dei poteri.
Visitare sia il Senato che la Camera dei Deputati mi ha dato una visione completa della macchina legislativa brasiliana: la prima come luogo di riflessione e rappresentanza degli Stati, la seconda come “Casa del Popolo”, capace di ospitare fino a 400 visitatori nella sua cupola-anfiteatro. Questo dualismo architettonico e simbolico è il cuore pulsante della democrazia brasiliana.
Il Palazzo del Ministero della Salute
Accanto al percorso nei palazzi parlamentari, ho avuto l’opportunità di sostare presso il Palazzo del Ministero della Salute, altra opera firmata da Niemeyer, che con le sue linee essenziali e il suo rigore architettonico esprime l’idea di una modernità istituzionale al servizio della collettività.
In quel luogo si definiscono le politiche sanitarie che incidono sulla vita quotidiana di milioni di cittadini brasiliani: un centro nevralgico di decisioni e strategie, che mi ha particolarmente colpito per l’immediatezza simbolica e per il legame ideale con il mio ruolo di Biologo impegnato nella tutela della salute pubblica.
La “Galleria del Tempo”
Uno dei momenti più intensi della visita è stato l’accesso alla Galleria del Tempo, uno spazio evocativo in cui la storia del Paese si materializza attraverso documenti, artefatti e testimonianze. Camminare tra quelle sale è stato un viaggio nella memoria collettiva del Brasile: dalle origini repubblicane alle sfide contemporanee, con tutti i momenti che hanno costruito l’identità del popolo brasiliano.
Le mie emozioni
Varcare quei palazzi maestosi, respirare la solennità delle aule parlamentari, osservare la modernità del Ministero della Salute e assistere al dialogo vivo tra storia e architettura è stato per me fonte di profonda emozione e consapevolezza. In qualità di Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia, ho percepito nettamente la responsabilità di rappresentare le nostre istituzioni e la nostra professione in un contesto di così alto rilievo.
Ho sentito il battito della democrazia brasiliana e il forte richiamo alla memoria istituzionale. Allo stesso tempo, ho provato orgoglio nel constatare che la mia missione, pur differente nella natura, condivide con le istituzioni brasiliane quell’impegno verso la comunità, il progresso e la coesione civile.
Le emozioni presidenziali
Questa visita ha anche risvegliato una riflessione sul ruolo di chi rappresenta: il peso della rappresentanza, il valore del dialogo, la necessità di costruire ponti e visioni comuni. Anche se non in veste di Capo di Stato, ho avvertito un eco del ruolo presidenziale: quello di custodire la memoria, difendere la legalità, promuovere il futuro. Un richiamo prezioso che rafforza il mio impegno nel servizio alla biologia e alla società italiana.
Conclusioni
Brasília e i suoi palazzi della democrazia, insieme al Ministero della Salute, mi hanno offerto più di una visita: un ponte ideale tra Italia e Brasile, tra istituzioni e professioni, tra storia e futuro. Porto con me questa esperienza come una tappa fondamentale del mio percorso personale e istituzionale: un invito a continuare a coltivare idealità comuni, spirito pubblico e memoria.