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D’Anna (Biologi): “Sanare una ingiustizia storica. Destinare borse di specializzazione anche ai biologi, ovvero ai non medici”

di admin
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“È certamente lodevole e si dà atto al Governo ed al Ministro dello stanziamento di ulteriori 3 miliardi e 200 milioni di euro al settore della Sanità, previsto nel Decreto Rilancio. Esprimo invece disaccordo sulla reiterazione di una  discriminazione storica in danno delle altre professioni sanitarie non mediche. Sono state stanziate 3.800 nuove borse per i soli contratti di specializzazione medica. La battaglia straordinaria e la lotta al Covid-19 sono certamente merito di medici e infrmieri, ma non bisogna discriminare nessuno. È intollerabile che diverse centinaia di professionisti sanitari iscritti alla medesime scuole di specializzazione che sostengono lo stesso corso di studio ed esami dei colleghi medici, non ricevano appannaggio alcuno né borse di studio”.

Lo dice, in una nota, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna.

“Si tratta di una indecorosa consuetudine che si è susseguita negli anni, che non trova ulteriore giustificazione – continua D’Anna – nel momento del bisogno generale e di un così vasto investimento in danaro per la sanità italiana. Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai Ministri dell’Economia e della Sanità l’onere ed il merito di sanare la grande ingiustizia di fare parti diseguali tra uguali. I biologi, che hanno isolato per primi i virus ed identificato il genoma e la storia epidemiologica del Covid-19, che stremati hanno lavorato per giorni e notti nella trincea del dovere, sono la punta di diamante di una categoria che non vuole né può accettare di essere figlia di un dio minore. È giunto il momento di sanare un vulnus storico ed una disparità anche costituzionale nei confronti dei biologi e degli specializzandi  delle professioni sanitarie non mediche”.

 


SANITÀ. D’ANNA (ONB): DESTINARE BORSE SPECIALIZZAZIONE ANCHE A BIOLOGI

DRS0467 3 LAV 0 DRS / WLF SANITÀ. D’ANNA (ONB): DESTINARE BORSE SPECIALIZZAZIONE ANCHE A BIOLOGI (DIRE) Roma, 14 mag. – “È intollerabile che diverse centinaia di professionisti sanitari, tra cui i BIOLOGI, iscritti alla medesime scuole di specializzazione che sostengono lo stesso corso di studio e gli esami dei colleghi medici, non ricevano appannaggio alcuno ne’ borse di studio. È certamente lodevole e si da’ atto al Governo dello stanziamento di ulteriori 3 miliardi e 200 milioni di euro destinati al settore della Sanita’, previsto nel Decreto Rilancio. Esprimo invece disaccordo sulla reiterazione di una discriminazione storica in danno delle altre professioni sanitarie non mediche. Sono state, infatti, stanziate 3.800 nuove borse per i soli contratti di specializzazione medica e nulla per i ‘non medici’. La battaglia straordinaria e la lotta al Covid-19 sono certamente merito di medici ed infermieri, ma non bisogna discriminare nessuno”. Cosi’ in un comunicato il presidente dell’Ordine Nazionale dei BIOLOGI, Vincenzo D’Anna. Si tratta, per il presidente dell’ONB di “una indecorosa consuetudine che si e’ susseguita negli anni, che non trova ulteriore giustificazione nel momento del bisogno generale e di un cosi’ vasto investimento in danaro per la sanita’ italiana”. “Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai Ministri dell’Economia ed a quello della Sanita’- e’ l’appello di D’Anna- spettano l’onere ed il merito di sanare la grande ingiustizia di fare parti diseguali tra uguali. I BIOLOGI, che hanno isolato per primi i virus ed identificato il genoma e la storia epidemiologica del Covid-19, che stremati hanno lavorato giorni e notti nella trincea del dovere, costituiscono la punta di diamante di una categoria che non vuole ne’ puo’ accettare di essere figlia di un dio minore. È giunto il momento di sanare un vulnus storico ed una disparita’ anche costituzionale nei confronti dei BIOLOGI e degli specializzandi delle professioni sanitarie non mediche”, conclude il presidente dell’Onb. (Comunicati/Dire) 19:40 14-05-20 NNNN


(AGENPARL) – gio 14 maggio 2020 *Sanità, D’Anna (Biologi): “Sanare ingiustizia storica. Destinare borse di specializzazione anche ai Biologi, ovvero ai non medici”

ROMA. “È intollerabile che diverse centinaia di professionisti sanitari, tra cui i Biologi, iscritti alla medesime scuole di specializzazione che sostengono lo stesso corso di studio e gli esami dei colleghi medici, non ricevano appannaggio alcuno né borse di studio”. Lo dichiara, in una nota, il presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, Vincenzo D’Anna.

“È certamente lodevole – spiega D’Anna – e si dà atto al Governo dello stanziamento di ulteriori 3 miliardi e 200 milioni di euro destinati al settore della Sanità, previsto nel Decreto Rilancio. Esprimo invece disaccordo sulla reiterazione di una discriminazione storica in danno delle altre professioni sanitarie non mediche. Sono state, infatti, stanziate 3.800 nuove borse per i soli contratti di specializzazione medica e nulla per i ‘non medici’. La battaglia straordinaria e la lotta al Covid-19 sono certamente merito di medici ed infermieri, ma non bisogna discriminare nessuno”. Si tratta, per il presidente dell’ONB di “una indecorosa consuetudine che si è susseguita negli anni, che non trova ulteriore
giustificazione nel momento del bisogno generale e di un così vasto investimento in danaro per la sanità italiana”. “Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai Ministri dell’Economia ed a quello della Sanità – è l’appello di D’Anna – spettano l’onere ed il merito di sanare la
grande ingiustizia di fare parti diseguali tra uguali. I Biologi, che hanno isolato per primi i virus ed identificato il genoma e la storia epidemiologica del Covid-19, che stremati hanno lavorato giorni e notti nella trincea del dovere, costituiscono la punta di diamante di una
categoria che non vuole né può accettare di essere figlia di un dio minore”. “È giunto il momento di sanare un vulnus storico ed una disparità anche costituzionale nei confronti dei Biologi e degli specializzandi delle professioni sanitarie non mediche” conclude il presidente dell’Onb.

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